Come tornare alla quotidianità?

Scuola, 08 | 01 | 2024

“L’Epifania tutte le feste porta via” è il detto, ma come tornare alla quotidianità con i bambini dopo un lungo periodo di stop, in vacanza dai soliti ritmi?

Se per qualcuno sarà un sollievo ripartire finalmente con il solito trantran del pre-feste natalizie, per qualcun altro potrebbe invece essere traumatico come – in effetti – per i bambini.

Non sempre magari in queste settimane di festività si è riusciti a mantenere stabili gli orari e le routine che, con fatica, si era riusciti a raggiungere.

Vediamo insieme 5 consigli per tornare alla quotidianità con i bambini senza impazzire.

  1. Comunichiamo
    Tanto, spesso, il più possibile con i nostri bambini.
    Sia che essi siano grandi, sia che siano piccolini, non lasciamoli soli a cercare di capire cosa sta succedendo e perché di colpo si sta tornando ad una quotidianità che c’era prima delle feste.
  2. Con parole semplici e immediate
    Ogni bambino è a sé ma soprattutto nei primi anni, è necessario spiegare il più possibile cosa sta per succedere ai bambini prima che qualcosa succeda. Questo permette di renderli molto più sereni – perché preparati – ad affrontare i cambiamenti.
  3. Comprendiamoli
    Non è così immediato – e soprattutto – non lo è in modo uguale per tutti i bambini tornare ad una quotidianità, seppur precedentemente accolta e appresa.
  4. Con pazienza
    Perciò serve armarsi di una buona dose di pazienza.
    Lo so, sarebbe anche carino ce l’avesse portata e inserita nel corpo Babbo Natale mentre dormivamo beatamente, ma purtroppo anche chi tutto può arriva solo fino ad un certo punto.
  5. Infine, AMEN.
    Usiamo questa parola, che siamo religiosi o meno, nel suo senso liberatorio.

Abbiamo fatto il possibile?

Se la risposta è sì, siamo stati comunque bravi, qualunque risultato abbiamo ottenuto. Perché purtroppo i cambiamenti repentini non aiutano nessuno, né noi – che magari ci siamo goduti qualche giorno di ferie in più – né i nostri bambini che si sono abituati a trascorrere con noi del tempo in più.

Perché la verità è che a noi manca il tempo libero e a loro mancano mamma e papà. Così è normale che noi non siamo contenti di tornare lavoro e loro parallelamente sono poco felici di potersi godere meno l’atmosfera e il tempo in famiglia. Magari con qualche litigata ma, pur sempre famiglia, che quando manca, manca.

Perciò ad un certo punto, AMEN.

Arriveremo leggermente in ritardo a scuola o al lavoro? Faremo meglio domani quando avremo ricominciato un po’ di più a rientrare nella quotidianità.

AMEN, domani andrà meglio

e, per esserne sicuri, possiamo sempre chiedere aiuto ad una professionista dell’educazione che – tramite percorsi personalizzati – ci può guidare nel ritrovamento della routine migliore per la nostra famiglia.

 

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